Nel 2021, durante la pandemia, reperire nuove attrezzature e pezzi di ricambio è stato un vero incubo. Molte fabbriche che producevano componenti – in particolare transistor e microchip – sono state costrette a chiudere a causa del COVID-19.
Nello stesso anno, il Canale di Suez è stato bloccato per sette giorni da una nave incagliata, costringendo molte altre imbarcazioni a deviare lungo rotte alternative attorno all’Africa. Tutto ciò ha provocato ritardi nelle consegne e tempi di attesa di diversi mesi sia per le tecnologie informatiche (IT) sia per quelle operative (OT), causando di conseguenza ritardi nei progetti e il rinvio di interventi di manutenzione. In alcuni casi i produttori hanno scelto di consegnare prodotti incompleti: ad esempio, Tesla ha consegnato auto prive di porte USB e stazioni di ricarica a causa della carenza di chip.
Resilienza operativa
In “tempi favorevoli” possiamo contare su fornitori, importatori o grossisti che dispongono di piccoli stock dei pezzi di cui abbiamo bisogno, consentendo consegne nel giro di pochi giorni o addirittura di poche ore. Quando la produzione si ferma, questo lasso di tempo è spesso accettabile per ottenere i pezzi necessari alle riparazioni. Nei periodi più difficili, però, come abbiamo visto nel 2021, non si può fare affidamento su tempi di consegna così rapidi.
Ecco perché garantire la resilienza operativa è così importante. Se vuoi mettere al sicuro la tua produzione, devi adottare misure per assicurarti la disponibilità dei pezzi e delle attrezzature necessari. Una possibilità è stipulare un contratto di assistenza, noto anche come Service Level Agreement (SLA), che preveda clausole che obblighino il fornitore a mantenere un inventario di pezzi di ricambio. Tuttavia, la strada più semplice e sicura è spesso quella di mantenere un inventario interno di ricambi.
Con un inventario locale di pezzi di ricambio, i tempi di consegna vengono eliminati, le riparazioni possono essere effettuate immediatamente e si riducono al minimo i fermi produzione e i tempi di inattività. La perdita di produzione è un costo che deve essere considerato nell’equazione. Questo aspetto è particolarmente rilevante nell’ambito OT, dove i sistemi hanno tipicamente un ciclo di vita che va dai dieci ai trent’anni. Un inventario locale di ricambi, inoltre, riduce l’impatto della dismissione da parte del produttore di attrezzature e componenti.
Dall’altro lato, mantenere un inventario può avere effetti negativi su alcuni indicatori finanziari chiave: può incidere sugli indici di liquidità, sui periodi di credito e sul capitale circolante. Tuttavia, se confrontati con le perdite generate dai fermi produttivi, anche i responsabili più attenti a questi indicatori possono essere convinti dei benefici.
Influenze globali
La taiwanese TSMC detiene oltre il 50% della quota di mercato dei transistor, mentre la sudcoreana Samsung rappresenta circa il 17%. Quasi tutta l’elettronica si basa sui microchip, che a loro volta sono realizzati con transistor. Allo stesso tempo, la Corea del Sud deve affrontare minacce dalla Corea del Nord e Taiwan subisce la pressione della Cina. Qualsiasi interruzione della catena di fornitura da parte di questi produttori avrebbe ripercussioni a livello globale, come abbiamo già sperimentato nel 2021.
Un denominatore comune per entrambi i Paesi è il coinvolgimento degli Stati Uniti nel mantenimento della stabilità. Gli USA sono formalmente alleati della Corea del Sud e, sotto l’amministrazione Biden, hanno più volte ribadito l’impegno a difendere Taiwan, una posizione particolarmente chiara e diretta nel contesto diplomatico.
Tuttavia, il 6 novembre 2024 è stato confermato che Donald Trump è stato eletto come prossimo presidente degli Stati Uniti e, finora, ha mantenuto una posizione meno netta su Taiwan. In alcuni casi ha evitato di rispondere alla domanda se sia disposto a difendere l’isola, mentre in altri ha dichiarato che Taiwan dovrebbe pagare per ottenere tale supporto.
Molti Paesi, inoltre, stanno innalzando barriere commerciali che rendono gli scambi transfrontalieri più costosi. Negli ultimi anni, sia l’UE che la Cina, così come gli USA e la Cina, hanno aumentato i dazi su diversi beni. In alcuni casi sono stati imposti veri e propri divieti commerciali su determinati prodotti e aziende. Durante la sua campagna elettorale, Donald Trump ha anche promesso di applicare dazi su tutte le merci importate negli Stati Uniti da qualsiasi altro Paese.
Anche le rotte marittime ne risentono. Il Mar Rosso, porta d’accesso al Canale di Suez, è segnato da conflitti militari che coinvolgono Israele, Palestina, Libano e Iran, e in parte anche Stati Uniti e Yemen. L’alternativa, circumnavigare l’Africa, comporta in media 7-10 giorni in più di viaggio e, inevitabilmente, un aumento dei costi di trasporto e quindi dei prezzi dei prodotti.
Le imprese europee farebbero bene a prepararsi fin da ora a tempi più turbolenti. Una misura utile è assicurarsi l’accesso diretto ai pezzi di ricambio, sia per la manutenzione sia per i nuovi progetti.
Contenuto originale pubblicato il 17 Dicembre 2024: Spare Parts Inventory is More Important Than Ever
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