L’importanza dello Scrum Master: tra mediazione e innovazione

di Elena Fabbrini - Agile Team Coach
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In un periodo di transizione come quello che stiamo vivendo, si sente spesso discutere di quali saranno le “professioni del futuro”, tra queste figura sicuramente quella dello Scrum Master. Già nel 2017 questa è stata menzionata nell’Osservatorio delle competenze digitali realizzato da Assinform e promossa dal Miur come una delle figure emergenti sul mercato del lavoro. 

Anche secondo Adecco , nota agenzia interinale, lo Scrum Master è una di quelle professioni che saranno “sempre più ricercate dalle aziende e dai datori di lavoro di tutto il mondo”. Cerchiamo di capire allora cosa serve per “essere” uno Scrum Master, quali sono le competenze e le skills necessarie per ricoprire efficacemente questo ruolo.

Una condizione necessaria per intraprendere il percorso di Scrum Master è quella di ottenere una certificazione specifica presso uno degli enti accreditati che attesta l’acquisizione delle principali competenze, come spesso accade la realtà è ben diversa dalla teoria e molti colleghi che ricoprono questo ruolo da un po’, potranno confermare che la miglior formazione è quella che avviene sul campo.

Per potersi ritenere un vero “Servant Leader” è essenziale aver maturato una buona dose di esperienza con diversi gruppi di lavoro, in contesti il più variegati possibile e aver avuto la possibilità di mettere in gioco le proprie doti comunicative e relazionali. Bisogna aver acquisito tutte le competenze necessarie per mettersi al servizio del team sfruttando le proprie capacità organizzative.
Lo Scrum Master non è infatti solo un supervisore della metodologia o un coordinatore di agende e cerimonie, è una figura autorevole ma non autoritaria, che si assicura che l’organizzazione funzioni, gestendo le comunicazioni e svolgendo il compito di mediatore e di problem solver.

All’interno dei progetti Agili la missione dello Scrum Master è quella di gestire le interazioni per massimizzare il valore creato. È quella figura che conosce tutte le dinamiche interne e sa innescare i necessari cambiamenti, influenzando l’organizzazione dall’interno verso l’esterno. Grazie alle sue doti comunicative è in grado di creare una cultura nella quale viene incoraggiata la sperimentazione e valorizzato il successo e la crescita del team.

Sono proprio queste caratteristiche che spingono le aziende ad investire in figure di questo tipo capaci di generare valore, in grado di essere di supporto al coordinamento e di stimolo al miglioramento continuo.

In conclusione, questa professione, sebbene relativamente recente, ha assunto negli ultimi anni una notevole importanza grazie all’introduzione, in tanti settori non solo nell’ IT, di metodologie di lavoro agile. Abbiamo capito, che questo mestiere non si può improvvisare ma è il frutto di anni di esperienza. Le competenze richieste non sono immediatamente disponibili; l’empatia, le capacità comunicative, di mediazione, il rispetto delle tempistiche e la capacità di saper ridurre i conflitti acquisiscono semplicemente partecipando ad un corso di formazione, perché si sviluppino è necessario fare esperienza sul campo. 

Il segreto di ogni azienda all’avanguardia è credere nel lavoro dei suoi team e investire sulla crescita dei rispettivi leader del cambiamento: gli Scrum Master.

 
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