«Oggi ci troviamo di fronte a un cambiamento epocale, in cui l’Intelligenza Artificiale sta ridefinendo – e continuerà a ridefinire in modo ancora più incisivo nei prossimi anni – i modelli operativi delle istituzioni finanziarie. Non si tratta più di ottimizzare ciò che già esiste: è necessario ripensare radicalmente l’intera catena del valore, dalla progettazione dei prodotti e servizi fino alla gestione della relazione con il cliente» è quanto ha detto in apertura lavori del Cetif Summit "AI e GenAI @ scale: verso la digital transformation” il Prof. Federico Rajola - Direttore Cetif, il Centro di ricerca su Tecnologie, Innovazione e servizi Finanziari costituito nel 1990 all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano organizza nell’anno una serie di appuntamenti di confronto per il settore finanziario.
Rajola ha posto l’accento su un concetto fondamentale: la Generative AI non è più solo un’innovazione tecnologica, ma un vero e proprio imperativo strategico per garantire competitività e crescita. |  |
Questa trasformazione si articola in numerosi ambiti che, insieme, delineano un nuovo paradigma. In primo luogo, come ha raccontato Rajola, l’adozione dell’AI consente di incrementare significativamente l’efficienza operativa, riducendo i costi attraverso l’automazione di attività ripetitive e di back-office. Soluzioni come la Robotic Process Automation integrate con modelli predittivi permettono di anticipare anomalie operative, migliorare il servizio al cliente grazie a chatbot evoluti e liberare risorse umane per attività a maggiore valore strategico. Parallelamente, la Generative AI abilita la creazione di nuovi modelli di business, dove le istituzioni finanziarie si configurano come piattaforme di servizi capaci di integrare partner esterni e offrire soluzioni modulari e personalizzate, sfruttando smart contract e API avanzate.
Sul piano tecnologico, le architetture cloud-native, l’uso dei microservizi e le tecniche di containerizzazione garantiscono una scalabilità inedita, consentendo alle organizzazioni di rispondere con rapidità alle variazioni della domanda, incrementare la resilienza e mantenere sotto controllo i costi operativi. Questo si accompagna a un’espansione del perimetro competitivo resa possibile dall’open banking e dalle tecnologie blockchain, che permettono di creare sinergie con settori contigui e di esplorare nuove opportunità legate alla tokenizzazione degli asset.
La GenAI apre anche a fonti di ricavo incrementali grazie alla possibilità di monetizzare i dati, personalizzare le offerte con precisione e sviluppare servizi predittivi su misura per i clienti, generando entrate ricorrenti e consolidando un vantaggio competitivo sostenibile. Un altro fronte cruciale è quello della gestione del rischio e della resilienza operativa: l’integrazione di modelli AI-driven consente di implementare sistemi di early warning, ottimizzare i piani di continuità aziendale e prepararsi con simulazioni dinamiche a scenari complessi.
Un ulteriore aspetto strategico, secondo Rajola, è rappresentato dall’effetto rete e dalla collaborazione. L’adozione di piattaforme collaborative e la valorizzazione dei dati condivisi accelerano l’innovazione di prodotto e permettono alle istituzioni di anticipare i bisogni del mercato, scalando più rapidamente le soluzioni. Tutto questo richiede un’evoluzione significativa del capitale umano: non bastano competenze tecniche, servono team multidisciplinari capaci di comprendere algoritmi, gestione dei dati e implicazioni strategiche, in un contesto che deve favorire sperimentazione, cambiamento e apprendimento continuo.
La GenAI nelle priorità strategiche
La Generative AI non è quindi solo un supporto operativo, ma diventa un vero alleato per la definizione delle priorità strategiche. L’impiego di modelli predittivi consente di simulare scenari complessi e prendere decisioni più rapide e informate, riducendo l’incertezza e anticipando le evoluzioni del mercato. In questo scenario, occasioni come quelle offerte dal confronto dell’industry, come avviene negli eventi organizzati da Cetif, si confermano centrali per l'ecosistema che crea innovazione: un laboratorio unico che connette università, imprese e istituzioni per guidare la trasformazione digitale attraverso progetti concreti, unendo ricerca, tecnologia e best practice.
In definitiva, il messaggio che il professor Federico Rajola ha portato sul palco del Cetif Summit è inequivocabile:
«La Generative AI non è soltanto una leva tecnologica, ma un catalizzatore di efficienza, resilienza e crescita esponenziale. Occorre superare le logiche incrementali del passato e abbracciare un modello di innovazione sistemica, che ridisegni profondamente i processi e i modelli di business. È questo l’orizzonte verso cui siamo chiamati a muoverci, trasformando eventi come il Cetif Summit in occasioni concrete per progettare insieme il futuro del nostro ecosistema finanziario».
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