Dal passato al futuro: il viaggio di Autogrill verso la rivoluzione dei dati

Autogrill ha affrontato una delle più grandi sfide del settore del Travel Retail: trasformare un’infrastruttura dati obsoleta in una piattaforma moderna, scalabile e pronta per l’AI. In questa intervista scopriamo come, grazie alla collaborazione con Sopra Steria e Google, l’azienda ha sostituito un data warehouse trentennale, costruendo un datalake avanzato che oggi alimenta l’innovazione. Dalla gestione del change management alla creazione di un nuovo ecosistema cloud-native, fino alle future applicazioni di Gen AI e realtà aumentata: ne abbiamo parlato con Francesca Porta, CIO EMEA South e Global Head of IT Strategy di Autogrill.

| minuti di lettura

Autogrill opera in un settore complesso come quello del Travel Retail. Come vi siete preparati per affrontare la trasformazione digitale?

«L'Italia è un'icona nel settore retail e l’ecosistema di Autogrill si sviluppa attorno ai canali di viaggio. Gestiamo ogni anno oltre 150 milioni di clienti solo in Italia, generando una mole impressionante di dati. Fino a poco tempo fa, queste informazioni erano bloccate in un data warehouse legacy, una tecnologia che avrebbe presto compiuto trent’anni. Avevamo dati preziosi, ma scarsamente accessibili. Con la crescente necessità di integrare AI, sviluppare use case real time e abilitare il machine learning per ottimizzare la supply chain, il bisogno di cambiamento è diventato sempre più evidente».

Quali sono stati i primi passi di questa trasformazione?

«Abbiamo deciso di smontare gradualmente il vecchio data warehouse in tutta Europa, partendo con un piccolo test per validare la tecnologia e abituare il nostro dipartimento IT al nuovo ecosistema Google Cloud. Questo test si è trasformato nel nostro nuovo datalake e nella piattaforma dati di riferimento. Nel 2022 abbiamo avviato ufficialmente il progetto di migrazione in cloud e abbiamo scelto Sopra Steria come partner per guidarci in questa trasformazione».

Quali erano gli obiettivi principali del progetto?

«Il primo obiettivo era coinvolgere il maggior numero possibile di stakeholder aziendali. Sostituire una piattaforma sulla quale si lavora da trent’anni non è solo una sfida tecnologica, ma anche di change management e mindset. Abbiamo affrontato il progetto a piccoli blocchi logici, riuscendo a migrare in cloud dati che risalgono addirittura al 2002».

Quali sono stati gli ostacoli principali?

«Una delle sfide maggiori è stata la gestione della grande varietà e complessità dei dati. Durante questo percorso abbiamo lavorato molto sulla semplificazione delle informazioni, sulla scalabilità della piattaforma e sulla velocità di risposta».

Come si è articolato il lavoro con Sopra Steria e Google?

«Il successo del progetto è dovuto anche alla coesione del team. Da tre anni lavoriamo con Sopra Steria e Google e abbiamo creato una squadra altamente integrata. Inoltre, fondamentale per noi è stata la scelta di includere nel team due consulenti di Auticon, professionisti nello spettro autistico con straordinarie capacità di riconciliazione e quadratura dei dati, che si sono dedicati alla creazione del nuovo Data Dictionary. Questa scelta ha accelerato molte attività e migliorato la qualità complessiva del progetto».

Quali risultati avete ottenuto finora?

«Abbiamo migliorato significativamente l'accessibilità e la fruizione dei dati.  Abbiamo misurato come gli utenti che maggiormente utilizzano le nuove applicazioni performano meglio rispetto a chi le usa poco o per niente. Ora possiamo sfruttare il nostro datalake per potenziare il replenishment con modelli di machine learning e stiamo sviluppando con Sopra Steria nuove Proof of Concept legate alla Gen AI».

Un’ultima domanda: come avete affrontato il tema della sostenibilità?

«Il nostro vecchio server on-premise era estremamente energivoro. Oggi, operiamo in un cloud carbon-neutral con Google, riducendo drasticamente il nostro impatto ambientale. La sostenibilità è un elemento centrale della nostra strategia tecnologica».

Grazie per aver condiviso questa esperienza. Un’ultima riflessione?

«Questa trasformazione non è solo tecnologica, ma culturale. La gestione del cambiamento è stata cruciale per il successo del progetto. Ora abbiamo una base solida su cui costruire il futuro dell’analisi dati e dell’innovazione per il retail di viaggio».

 

 

 

Vuoi ricevere i nostri aggiornamenti sul mondo della tecnologia e suggerimenti su come digitalizzare il tuo business?

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Search