Come si fa impresa ai tempi dell’AI?

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Oggi serve costruire la nuova ‘‘autostrada del sole” dei dati per sviluppare applicazioni di Intelligenza Artificiale da addestrare su dati italiani. E serve una nuova Iri che innervi tutto il sistema industriale, lavorando sugli intangibili.

 

Così Giuliano Noci, Vicedirettore del Politecnico di Milano, ha aperto “AI Transition”, l’evento organizzato da Il Sole 24 Ore che si è tenuto gli scorsi 13 e 14 novembre a Milano.

L’evento ha coinvolto esperti, leader aziendali e istituzionali in un confronto sulle sfide e le opportunità dell’adozione dell’Intelligenza Artificiale in Italia e in Europa. In qualità di sponsor, Sopra Steria ha contribuito attivamente ai tavoli di discussione grazie alla partecipazione della nostra CEO, Stefania Pompili; di Mariangela Ziller e Mauro Palmarini, rispettivamente Consulting Director, Digital & Experience e Direttore di Sopra Steria Next.

L’importanza dei dati: l’Europa e la sfida globale

Nel corso della prima giornata, Stefania Pompili ha preso parte alla tavola rotonda “La transizione decisiva per l’Unione Europea tra la necessità di governance e la competizione con Stati Uniti e Cina” richiamando l’importanza delle competenze e della qualità dei dati come elementi fondamentali per sfruttare appieno il potenziale dell’AI e promuovendo l’AI Pact, un’iniziativa volta a semplificare e uniformare la regolamentazione dell’AI in Europa.

 

 

Fondamentale, infatti, la sfida dei dati: in questo scenario è cruciale che i dati vengano raccolti anche a livello europeo per consentire una visione unitaria e condivisa, favorendo lo sviluppo di soluzioni innovative che rispondano alle esigenze del mercato globale. Una raccolta coordinata permette inoltre di garantire maggiore interoperabilità, potenziando la competitività dell’Europa nei confronti di Stati Uniti e Cina, e di affrontare con efficacia le sfide legate alla governance e alla sovranità digitale.

 

L’Europa deve investire nella sicurezza dei dati e nella protezione delle infrastrutture digitali – ha affermato Stefania Pompili –, riducendo così la dipendenza dalle tecnologie esterne e promuovendo una governance flessibile che tuteli privacy e democrazia.

 

L’AI come motore di trasformazione: una riflessione strategica

Le potenzialità espresse oggi dall’AI sono solo l’inizio di ciò che vedremo negli anni a venire. Così, Stefania Pompili si chiede: «Che uso vogliamo fare dell’AI generativa per semplificarci la vita e reindirizzare quello che facciamo su produzioni a più alto valore aggiunto? Questa è la domanda a cui occorre rispondere. Con il Metaverso, l’accesso a internet cambierà sempre più, grazie a oggetti indossabili, e l’AI diventa il principale abilitatore del cambiamento».

Insieme a Stefania Pompili, Giuseppe Santonato, AI Leader di EY EMEIA e AI Transformation Leader di EY Italia, ha illustrato come Stati Uniti e Cina adottino approcci distinti nell’innovazione legata all’AI: un modello business-driven per gli USA e uno consumer-driven per la Cina. Santonato ha suggerito, inoltre, che l’Europa dovrebbe puntare su verticali di specializzazione, creando un ecosistema di innovazione inclusivo per garantire crescita e competitività.

Alberto Forchielli, Founding Partner di Mindful Capital Partners, ha invece sottolineato l’urgenza di adottare l’IA come leva per rilanciare la produttività italiana, definendola una priorità strategica per il sistema economico nazionale mentre Angelo Mazzetti, Responsabile Affari Istituzionali di Meta Italia, ha evidenziato il gap negli investimenti tecnologici tra Europa e Stati Uniti, esortando l’Unione Europea a creare un quadro normativo armonizzato per facilitare l’accesso ai dati e accelerare lo sviluppo dell’IA.

 

 

Innovazione e valore nell’ecosistema digitale

Il secondo giorno di “AI Transition” è stato inaugurato da Mauro Palmarini e Mariangela Ziller di Sopra Steria Next, che hanno aperto la giornata con la sessione Come cambia il modo di fare impresa: la catena del valore e le competenze – L’impatto sui processi d’innovazione.

Spiega Mauro Palmarini:

 

Alla base di un approccio all’innovazione ci sono oggi alcuni fattori irrinunciabili. Innanzitutto, la comprensione dei ritorni e dei vantaggi legati all’uso delle nuove tecnologie. Senza dimenticare la capacità di superare le difficoltà insite nel trasformare i “proof of concept” in use case veri e propri. Un altro punto fondamentale, non a caso, è la centralità delle persone che utilizzeranno questi strumenti.

 

 

In questo scenario, la strategia di Sopra Steria Next si basa su quattro pilastri che guidano lo sviluppo di soluzioni efficaci e rilevanti per il contesto attuale:

  1. integrazione fra business e tech
  2. approccio human-centered
  3. valore a 360° con attenzione alla sostenibilità
  4. soluzioni AI & data-driven

Come raccontato da Mauro Palmarini, poi, Sopra Steria Next ha delineato quattro archetipi fondamentali per progetti AI di successo, archetipi esplorati nello studio “Navigating the AI Era” che verte proprio sullo stato dell’arte e sulle attese evoluzioni futuro del mercato dell’AI. Nello specifico, nello studio realizzato da Sopra Steria Next, si parla di AI for Machines, AI for Processes, AI for Humans e AI for Software.

Quest’ultimo archetipo, in particolare, rappresenta un’opportunità promettente per il mercato italiano, dove la gestione strutturata dei dati gioca un ruolo chiave nel massimizzare il valore dell’AI.

 

 

Un’innovazione a misura di azienda

Anche Mariangela Ziller pone l’accento sulla necessità di formazione e sviluppo di competenze interne all’azienda per poter adottare l’AI in modo efficace. Fondamentale, inoltre, un approccio su misura per ciascuna organizzazione. Per questo Sopra Steria Next propone un metodo di prioritizzazione basato sulla maturità funzionale delle aziende con:

  • il 75% degli investimenti destinato a use case maturi;
  • un bilanciamento ottimale fra Predictive AI e Generative AI.

Ziller ha poi ribadito il valore di un approccio inclusivo che coinvolga giovani talenti e ambassador interni, costruendo team interdisciplinari all’interno di un’AI Factory per sostenere una trasformazione digitale concreta e sostenibile.

 

 

L’IA come motore di cambiamento per l’Italia e l’Europa

Questa prima edizione di “AI Transition” ha, dunque, messo in evidenza come l’intelligenza artificiale non sia solo un'opportunità tecnologica, ma una necessità strategica per aziende e istituzioni.

Ciò che è emerso dagli interventi della due giorni è la necessità di una governance strutturata per sostenere l’adozione dell’IA, di investimenti in formazione per preparare le nuove generazioni a un futuro digitale e di un ecosistema normativo armonizzato per promuovere innovazione e competitività.

Solo in questo modo l’Italia può prepararsi a diventare protagonista della transizione digitale, trasformando sfide in opportunità per creare un futuro più innovativo, inclusivo e sostenibile.

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