
Arianna Valente - Sales Director Italy di Veridas
Quali sono, oggi, le principali sfide nell’ambito dell’identità digitale?
«Oggi non possiamo più accontentarci di soluzioni d’autenticazione tradizionali. Password e OTP non sono solo facilmente violabili, sono anche una fonte costante di frustrazione per l’utente. L’identità digitale deve essere prima di tutto sicura, ma anche intuitiva, fluida, immediata.
Il tema centrale è l’affidabilità: sapere con certezza chi sta accedendo a un servizio. È qui che la biometria entra in gioco. Parliamo di tecnologie che associano l’identità a qualcosa di unico, non replicabile e naturale, come il volto o la voce. Non è più una frontiera sperimentale: è un’esigenza concreta del mercato».
In che modo la collaborazione tra Sopra Steria e Veridas si traduce in valore concreto per i clienti?
«La collaborazione con Sopra Steria nasce dall’esigenza di unire la specializzazione tecnologica di Veridas con la capacità di integrare soluzioni complesse e strategiche. Insieme riusciamo a portare l’innovazione biometrica sul campo, traducendola in esperienze reali e conformi ai più alti standard normativi. La consulenza progettuale di Sopra Steria è fondamentale per adattare la nostra tecnologia ai contesti più sfidanti, garantendo tempi rapidi e scalabilità.
Il valore nasce proprio dalla complementarità: lavoriamo insieme fin dalle prime fasi dei progetti, con un approccio end-to-end che ci consente di rispondere in tempi rapidi anche alle esigenze più articolate».

A quali risultati ha già portato questa partnership?
«Abbiamo integrato le tecnologie biometriche in progetti che richiedevano i massimi livelli di sicurezza e compliance. I benefici sono stati immediati: meno frodi, meno attrito per l’utente, tempi di accesso ridotti e un netto miglioramento della qualità del servizio, senza sacrificare l’aderenza ai requisiti normativi. Abbiamo dimostrato sul campo che la biometria, se ben progettata, funziona davvero. Il nostro lavoro condiviso ha permesso di adattare le soluzioni ai flussi esistenti in modo fluido, dimostrando che l’innovazione non deve per forza stravolgere: può semplicemente migliorare».
Dal punto di vista dell’utente finale, quali sono i vantaggi più tangibili?
«Accedere con il volto, la voce o un documento validato in tempo reale cambia completamente la percezione del servizio. Tutto è più rapido, naturale e, soprattutto, sicuro: il cittadino – o il cliente – ha la certezza che i propri dati siano protetti secondo gli standard più rigorosi. La fiducia nasce anche dalla qualità dell’integrazione. Una tecnologia biometrica funziona davvero quando può essere integrata in modo semplice ed efficiente in qualsiasi processo, quando si inserisce nei flussi in modo armonico. Ed è lì che entra in gioco la capacità di Sopra Steria di progettare esperienze su misura».
Quali sviluppi ci sono all’orizzonte?
«Stiamo assistendo a una diffusione crescente della biometria anche in contesti nuovi, come i trasporti, il retail o l’education. Inoltre, la tecnologia biometrica moderna viene sempre più alimentata dall’intelligenza artificiale, configurandosi come l’alternativa più efficace per combattere il numero sempre crescente di deepfake e attacchi all’identità sintetica. Per questo, l’identità biometrica sarà sempre più un elemento cardine del digital trust.
Ma per rendere davvero pervasiva la biometria serve anche una trasformazione culturale. Le persone devono fidarsi della tecnologia, conoscerla, comprenderla. Per questo in Veridas lavoriamo molto su trasparenza, explainability e auditability. E grazie alla collaborazione con partner come Sopra Steria, possiamo veicolare questi valori anche nei contesti più regolamentati e delicati».
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