GAFAM – la più grande minaccia per la banca tradizionale
Le banche tradizionali continuano a fronteggiare una crescente pressione da parte dei concorrenti digital-first e, in particolare, dai giganti della tecnologia come Google, Apple, Facebook (Meta), Amazon e Microsoft, con quasi la metà dei consumatori che rivela di essere interessata ad aprire conti bancari con tali player.
Le banche, dal canto loro, riconoscono la minaccia, con un terzo dei banchieri (36%) che giudica tali player tecnologici come "la più grande minaccia per il nostro business", secondo la ricerca di Sopra Steria, condotta per il terzo anno consecutivo in collaborazione con Ipsos e Forrester, al fine di valutare la maturità digitale delle banche e le aspettative dei clienti.
Le banche tradizionali stanno rispondendo a questa minaccia investendo pesantemente nelle tecnologie emergenti, con il 45% di esse che riporta di aver pianificato un aumento degli investimenti in tecnologie come chatbot, realtà aumentata/virtuale e assistenti digitali abilitati dall'IA, mentre il 35% dichiara che manterrà i livelli di investimento esistenti.
L'IA si distingue come elemento cardine di questa strategia, come meccanismo chiave per analizzare il volume esponenzialmente crescente di dati dei clienti e fornire il livello elevato di personalizzazione richiesto dai consumatori, nonché per migliorare l'efficienza interna potenziando i processi. L'obiettivo non è quello di sostituire il personale con l'IA, ma di inaugurare l'era del Consulente Potenziato, fornendo ai dipendenti una migliore conoscenza per guidare i clienti della banca.
Principali risultati:
IA come pilastro della trasformazione | Minaccia degli attacchi informatici | Impatto dell'IA sui posti di lavoro |
L'IA sta aiutando le banche a soddisfare le richieste di digitalizzazione dei clienti e a migliorare la propria efficienza. Quasi la metà (47%) delle banche che compaiono nel report, infatti pianificano di integrare l'Intelligenza Artificiale nel loro business. | Le banche, però, sono anche caute sull'impatto dell'IA sul loro business: il 37% di esse che la tecnologia possa aumentare il rischio di subire attacchi informatici riusciti. | Anche i banchieri sono preoccupati per un possibile lato negativo dell'IA, con il 30% di loro che teme che questa tecnologia abbia un impatto negativo sui posti di lavoro nel settore bancario. |
IA e sicurezza informatica - una spada a doppio taglio
Quasi la metà (47%) dei decision maker del mondo Banking stanno pianificando di integrare l'IA Generativa o Modelli Linguistici di Grandi Dimensioni nel loro business, e il 45% sta pianificando di investire nell'automazione abilitata dall'IA e nell'ottimizzazione dei flussi di lavoro.
Nel frattempo, l'IA facilita anche l'implementazione del fenomeno dell'open finance, consentendo alle banche di elaborare i dati in modo più rapido ed efficiente e semplificando le capacità di collaborazione e connettività, che quasi tre quarti delle banche (74%) vedono come cruciali per il successo futuro.
Tuttavia, la rivoluzione dell'IA nel settore bancario non arriva senza sfide. I banchieri sono preoccupati da una corsa alla sicurezza informatica con criminali che sfruttano algoritmi alimentati dall'IA per individuare le debolezze della sicurezza bancaria e programmare attacchi sempre più sofisticati.
Un totale del 37% dei banchieri teme che la tecnologia metterà la loro azienda a maggior rischio di subire attacchi informatici riusciti, mentre il 30% si preoccupa che questa possa avere un impatto negativo sui posti di lavoro nel settore bancario.